Eccellenti, meritevoli e competenti
Qualcuno in Italia, quando (stra)parla di scuola, anche da tribune autorevoli, fa confusione tra eccellenti, meritevoli e competenti. Pura demagogia e pura ideologia. Scarso nesso con le prassi reali della scuola.
Ci permettiamo allora, da buoni pragmatici dell’insegnamento, di rammentare che gli eccellenti sono alcuni (beati loro), i meritevoli possono essere eccellenti ma non necessariamente (perché sfigati) e i competenti devono essere tutti, non uno di meno. Chi insegna cerca (deve cercare) di rendere competenti tutti e in questa ricerca dà onore ai meritevoli, sia che eccellano, sia che no. Possiamo non avere alcuna eccellenza in una classe e ugualmente tutti competenti e tutti meritevoli. L’eccellenza non la crea solo la scuola. La scuola faccia la sua parte alzando il livello di tutti, e se spunta l’eccellenza alleluja.
Ma su questo benedetto merito, vi propongo un testo …. con la testa sulle spalle, elaborato e pubblicato dal CIDI nazionale.
Postscriptum tropicale: non c’è uno che sia contento di questo Esame di Stato del secondo ciclo. Imprecano tutti, docenti e studenti. Non è che sia invecchiato precocemente senza riuscire a fare quello per cui era nato? Ma qualcuno si ricorda perché era nato?
Pubblicato il 11 luglio 2012, in Educazione e scuola, Uncategorized con tag Educazione, Istruzione, Professione docente, Studenti. Aggiungi il permalink ai segnalibri. Lascia un commento.
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