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Chi l’avrebbe mai detto?
In questi 19 minuti e 15 secondi il presidente dell’Invalsi Roberto Ricci, persona garbata e amabile, ci dice delle cose che ritengo necessario appendere permanentemente in cucina per tenerle a mente. Ne isolo tre, ma è bene guardare tutto il video.
Primo. L’Invalsi ha compiti esclusivi di monitoraggio del sistema. Per cambiarlo occorre il decisore politico. Aspettiamolo.
Secondo. I risultati negativi al Sud dipendono da “un contesto sfavorevole all’apprendimento” che ha “opportunità culturali minori”. Non ci avevamo fatto caso.
Terzo. Se le scuole “eliminano o riducono” il peso del contesto sui dati possono individuare quella parte che dipende strettamente da esse. Individuando il 20-25 per cento dipendente da esse “cominciamo da domani”. A fare che, non ce lo dice. E come si fa a separare il peso del contesto dal peso della scuola, neppure. Si accettano scommesse.
Alla fine Reginaldo Palermo, prefigurando il momento in cui il dott. Ricci andrà in pensione, poiché questi si è autocompreso come uno che sta sempre “sulla fune”, immagina che potrà dire “finalmente sono tornato con i piedi sulla terra”. Sublime.
Apocalittici o integrati?
Sempre più spesso, negli ultimi tempi, dai docenti che incontro nelle varie scuole del Sud Italia e della Sicilia si leva questa domanda: “Ma secondo lei, la scuola verso dove va?”. Forse immaginano di trovare una risposta consolatoria. “Verso la catastrofe” é la mia risposta volutamente provocatoria. Infatti mi reputo l’ultimo dei catastrofisti, ma gli argomenti e le analisi per esserlo non mancherebbero. Come mostrano questi questi due illuminati contributi:
Professoressa, almeno lei…..
Sulla newsletter della Tecnodid è comparsa un’intervista alla Presidente dell’Invalsi, prof.ssa Anna Maria Ajello.
Istruttiva la lettura.