Dante parla ancora
Le attualizzazioni di testi temporalmente distanti presentano sempre il rischio della forzatura. Cercherò di tenermene lontano praticando un’accezione di “attualizzazione” smarcata dall’attualità spicciola e contingente e orientata a cogliere la dimensione umana e culturale che permane a sette secoli di distanza dai testi che trattiamo. Quella dimensione che poi può anche dare origine a questioni che attraversano la contemporaneità. È essenzialmente un contributo alla presenza formativa della Commedia nelle nostre scuole che vedo alquanto in sofferenza, forse per difetto di passione e competenza, e non solo sul fronte degli insegnanti più giovani purtroppo. Solo chi ama Dante può risentirlo parlare. E farlo parlare in classe.