Né controllati né controllori?

Ho molto rispetto per il difficile lavoro dei dirigenti scolastici, e davvero mi onoro dell’amicizia di tanti di loro. Però a quel che leggo in questi giorni c’è qualcosa che sul piano logico mi sfugge. Credo non occorra una laurea in Legge per capire che non può esistere norma senza che la sua trasgressione venga sanzionata. Lo ha ben ricordato Giannelli dell’ANP (a proposito: è un ottimo dirigente, ma quando i media lo definiscono “il capo dei presidi” occorre ricordare che il capo dei presidi è la Repubblica italiana). Eppure si discute animatamente nel mondo della scuola sulle multe che i dirigenti scolastici subirebbero nel caso in cui venisse trasgredita la norma relativa all’obbligo di green pass per il personale scolastico. Leggo di proteste vibranti. Leggo dei soliti carichi sulle spalle dei presidi, leggo di qualcuno che riterrebbe incongruo sanzionare i docenti privi di green pass perché la scuola è “una istituzione culturale” (Lo Scrudato).
Qualcosa, lo ripeto, mi sfugge. Primo: i dirigenti scolastici, come tutti i preposti del pubblico impiego, non sono mai soggetti a sanzioni? Con tutta evidenza lo sono. Secondo: in una istituzione scolastica il controllo delle regole a chi compete? Se crolla un tetto o se un estraneo si introduce in una classe o ancora se si propaga un’epidemia a scuola o scoppia una caldaia, il dirigente si gira dall’altra parte? Che fa il magistrato che indaga? Si rivolge ad un applicato di segreteria? Con tutta evidenza no. Terzo: l’obbligo di green pass per il personale scolastico lo ha stabilito un qualsiasi cittadino oppure è una norma pubblica? Con tutta evidenza è una norma pubblica.
Ora, posto che è perfettamente legittimo criticare una norma, mi chiederei: se quello è un obbligo e il dipendente lo evade, cosa dovrebbe fare il dirigente? Organizzare un convegno, visto che trattasi di “istituzione culturale”? Dare una pacca sulle spalle al dipendente birichino rimproverandogli la monelleria? Come per ogni altra trasgressione, con tutta evidenza dovrà intervenire sanzionando. Oppure vuole riservarsi la discrezionalità del sanzionare? Non mi parrebbe una bella notizia, tale discrezionalità. Soprattutto per il personale scolastico tutto, e per qualsiasi genere di comportamento, che a questo punto potrebbe contare sulla suprema Discrezionalità del feudatario. Credo che i dirigenti scolastici mai e poi mai vorrebbero questo.
Qui non si discute del merito di quella norma, ovvero dell’obbligo del green pass, che – detto per inciso – mi trova largamente favorevole per qualsiasi cittadino italiano in qualsiasi situazione ci sia rischio per la salute pubblica. Qui si discute della sanzione prevista per i dirigenti che non sanzionano. Mi chiedo cosa accadrebbe qualora venissero ascoltate le proteste dei dirigenti. Provo a individuare uno scenario.
Il prof Muraglia è un no vax ideologico e si presenta a scuola fieramente senza green pass. Il dirigente scolastico viene informato da chi ha il compito di controllare. Consapevole di non potere incorrere in alcuna sanzione, il dirigente decide liberamente sul da farsi. Poniamo che decida di non fare alcunché. Il prof Muraglia si reca in classe e crea rischio per la salute pubblica. Il rischio si concretizza. Contagi. Ricoveri. Decessi. A scuola si sparge la voce che il prof Muraglia è stato lasciato libero di circolare per la scuola. Finisce qui la bella storia. Nessuno paga pegno.
A questo punto, se così si configurassero le cose, sorgerebbero spontanee almeno quattro domande:
- Perché è stato detto dagli organismi scientifici istituzionalmente deputati a dirlo che il rimedio alla pandemia sarebbe stata la vaccinazione?
- Perché molti milioni di persone (quorum ego) si sono vaccinate, assumendo anche qualche rischio?
- Perché il governo istituzionalmente legittimato ha emanato una norma che prevede l’obbligo di green pass per il personale scolastico?
- Perché tutti si riempiono la bocca sul ritorno in presenza?
Pubblicato il 12 agosto 2021, in Cultura e società, Educazione e scuola con tag Dirigenti, Vaccino. Aggiungi il permalink ai segnalibri. Lascia un commento.
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