Ci hanno preso per i fondelli

Arrivati a questo punto noi siciliani vaccinati e unici italiani in giallo possiamo ritenerci presi per i fondelli.
Per almeno sette ragioni.
- Ci hanno detto ALLORA che per uscire dalla pandemia occorreva il vaccino. Ci siamo vaccinati.
- Ci hanno detto ALLORA che coloro che non vogliono vaccinarsi vengono meno a un “dovere morale e civico” (Mattarella). Abbiamo pensato di assolvere a un dovere morale e civico.
- Ci hanno detto ALLORA di scaricare una carta straccia chiamata greenpass. Lo abbiamo scaricato.
- Ci fanno ORA assistere, per dimostrare che non siamo in una dittatura, alla tutela di una specie protetta che non crede nella scienza e blatera pubblicamente scemenze, quando non manda pallottole a domicilio. E quindi subiamo la dittatura di questi squallidi personaggi e dei loro garanti interessati ai loro voti e alle loro tessere. Oppure interessati a trovare una vetrina anticonformista per dimostrare a se stessi di esistere.
- Ci fanno assistere ORA alle petizioni o alle contorsioni dialettiche dei sindacati scolastici che non vogliono il greenpass però lo vogliono se anche gli altri, ma se invece gli altri allora noi, ma invece noi e perché no gli altri perché la comunità educante il lavoratore la discriminazione blabla. Mentre la gente muore. Congratulazioni.
- Ci fanno vedere ORA ordinanze emanate e ritirate per paura di perdere consensi. Ciascuno conosce il proprio elettorato. Elezioni non lontane in Sicilia. Felicitazioni.
- Ci obbligano ORA a rimettere mascherine e subire restrizioni insieme a coloro che hanno scroccato immunità grazie al nostro rischio vaccinale.
Lo riconosce anche il neogarantista e liberale Musumeci: “Quanto sarebbe ingiusto far pagare a tutti il duro prezzo di chi non vuole vaccinarsi”. Quella che il presidente chiama ingiustizia io la chiamo presa per i fondelli. Ci hanno fatto convincere di avere agito da cittadini e ci stanno abbandonando al nostro destino come dei pirla. A festeggiare è la nuova élite culturale italiana, tutta concentrata in Sicilia e vestita di giallo-clown, fatta anche ahimè da insegnanti e persino da dirigenti scolastici che, unica nel nostro Paese, ha a disposizione fonti inattaccabili, che la rendono capace di smascherare tirannie, complotti, conati dittatoriali. Sono i nuovi inquisitori e i nuovi partigiani in cerca di nuovi Galileo da condannare e di nuovi Hitler da rovesciare. Nani, saltimbanchi e ballerine in cerca di visibilità che non hanno mai letto una riga di storia e non capiscono nulla di scienza vomitano storia e scienza sui social sotto lo sguardo ruffiano dei nuovi Schettino, che avrebbero il compito di legiferare in forma perentoria per la salute pubblica (subito legge su obbligo vaccinale senza se e senza ma per tutti i cittadini italiani salvo controindicazioni SERIAMENTE certificate) e invece fanno loro tiratine d’orecchie fregandosene di chi muore negli ospedali.
È vero. È una dittatura. La dittatura dell’Imbecillità collettiva. Perde chi crede nelle istituzioni politiche e scientifiche. Vince chi urla va in piazza e manda pallottole. Viva l’Italia e ed il suo fiore all’occhiello, la Sicilia.
Pubblicato il 28 agosto 2021, in Attualità, Cultura e società con tag Vaccino. Aggiungi il permalink ai segnalibri. 2 commenti.
Carissimo Maurizio, condivido il senso del tuo post, ma, scusami, non le parole scelte e i toni. Le persone cui fai riferimento vanno ascoltate e sarebbe opportuno averci un dialogo -certamente, non su Facebook o per vie indirette, perché questo non è dialogo. Sostengo convintamente che l’unico modo che vedo è organzzare incontri con virologi di diverse impostazioni ai quali possano porre domande de visu, avere risposte, controrispondere – se possono. Il resto non aiuta nessuno. Né “loro”, né “noi”. Un abbraccio.
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Carissimo Andrea, il senso, le parole scelte e i toni, come mi insegni, non sono scindibili e rappresentano l’indignazione di fronte al trionfare, che dovrebbe ripugnare anche a te, dell’ignoranza e dell’arroganza.
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