Cento parole per cento canti

Si vedono in giro molti modi per celebrare l’anno dantesco. A ciascuno corrisponde un’intenzione di lettura. Personalmente credo che frequentare Dante come forse avrebbe voluto lui stesso vuol dire tentare di meditare i significati della sua poesia. Si leggono pubblicazioni erudite, per chi vuole “saperne di più” su Dante (vedi l’ultima osannatissima e noiosissima del pur magnifico Barbero), ma penso che sia più importante andare in profondità. E ogni canto della Commedia, a suo modo, è un’occasione per andare in profondità. Da ciascuno di essi infatti è possibile estrarre un tema umano di fondo, magari condensato in una parola usata (anche ripetutamente) da Dante stesso. Cento parole per cento canti. Mi accingo a tentare di scovarle. Una alla settimana. Di domenica. Come a comporre un breviario laico di cento settimane. Cominciando da domani 17 gennaio 2021 fino a domenica 11 dicembre 2022. Salute permettendo, ed è proprio il caso di dirlo.

Il format sarà semplice perché si tratta appunto di andare in profondità, non in estensione. Una o due terzine in cui la nostra parola dantesca compare in modo significativo, più dieci righe meditative. Stop. Una sorta di oasi ad ogni tappa testuale del suo viaggio, che si spera possa essere anche il nostro viaggio attraverso la pandemia: dalla selva oscura alla felicità. Questo blog archivierà i cento spunti meditativi in modo che sia possibile ritrovarli (e scaricarli chi vuole) sempre. L’auspicio è che ci siano compagni di strada desiderosi di accostarsi alla sapienza dantesca.

A domani con la prima parola per il primo canto. Che sarà, guarda che coincidenza di questi tempi, PAURA.   

 

 

 

 

 

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Informazioni su Muraglia

Insegnante, blogger di servizio

Pubblicato il 16 gennaio 2021, in Cultura e società con tag , . Aggiungi il permalink ai segnalibri. 3 commenti.

  1. Anna Maria Adamo

    Ciao Maurizio. Mi sembra una bella iniziativa. Ti seguirò con interesse, sperando che i tuoi commenti possano suscitare l’interesse anche di chi Dante lo conosce più per sentito dore che per lettura diretta. Un caro saluto

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  2. Gaetano Perricone

    Magnifica iniziativa, suggestiva e soprattutto originale, per celebrare il Sommo. Il che è grande valore aggiunto, in tempi di omologazione e grave appiattimento culturale. Grazie, carissimo, grande Maurizio, ti seguirò con curiosità e interesse giorno per giorno

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  3. Maria Stella Lombardo

    Grazie Maurizio, ti seguirò con molto piacere.

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