Realisti per il re
Sono arrivate le risposte. A quanto si legge su Repubblica di Palermo di domenica 9 giugno, che ha potuto accedere alla mail inviata a suo tempo dal MIUR all’Ufficio Scolastico Regionale della Sicilia, l’invito a “verificare” il comportamento della prof. Dell’Aria è arrivato da Roma.
Il cerchio dunque si chiude, e di parole per commentare ormai ne restano poche. Avevamo immaginato i più realisti del re, poi abbiamo pensato a realisti senza re, ma oggi dobbiamo convertirci ai realisti per il re. Di realisti in dialettica col re (o addirittura, utopia, in disaccordo col re) non pare che dalle nostre parti se ne possa parlare. Forse ancora per chissà quanto tempo…..
I legali della collega tornano alla carica, a quanto si sente. La presunta conciliazione infatti sta per dissolversi nelle aule dei tribunali del lavoro. E quindi la telenovela continua.
A questo punto, lasciando per strada le metafore monarchiche, restano tristemente in piedi ulteriori interrogativi. Perché la mano destra del MIUR ha chiesto un’ispezione e la mano sinistra si è dissociata dal provvedimento di sospensione? Possibile che la mano destra volesse limitarsi a dire: “Attenti a quel che fate” e nulla più, mentre la mano sinistra abbia voluto affermare: “Dai ….però bastava l’avviso!”?
Ma cosa rimane di tutto questo? La negazione della libertà di insegnamento? Non credo. Parola grossa. Rimane forse l’opportunità (triste) dell’accortezza professionale. Dappertutto nelle classi si ragiona, si critica, si dibatte. Dovessero comparire le telecamere, tutto diventerà tristemente finto. In caso contrario, come è più probabile, si peseranno le parole (e già si vede), si sarà più diplomatici (e già si vede), ci si guarderà le spalle (e già si vede) e si cercherà di essere molto empatici con il dirigente scolastico (e già si vedeva da prima). E anche questo blog imparerà dignitosamente (e già si vede) l’arte comunicativa di tempi lontani……
In un modo o in un altro, non saranno (e già si vede) tempi allegri.
Pubblicato il 9 giugno 2019, in Attualità, Cultura e società, Educazione e scuola con tag Politica scolastica. Aggiungi il permalink ai segnalibri. Lascia un commento.
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