Archivi giornalieri: 2 aprile 2017

Gli intellettuali e gli impiegati All-in-One

Taccuino di esperto itinerante

Non sono un formatore. Perché non do forma a nessuno. Le colleghe e i colleghi che incontro ogni giorno nelle varie città e paesi hanno già la loro forma. Forse più bella della mia. Io sono invece un esperto. Latinamente: experior, experiri: “provare”. Poiché ci provo, ad insegnare s’intende, allora sono un esperto, e come tale posso raccontare il mio provare e riprovare. Se questo risulta “formativo” accetto la qualifica di formatore che sta nelle carte.

Ma c’è un problema, talvolta. Tra coloro che incontro, ci sono gli “esperti” come me, quelli che ci provano, che ci pensano, che ci soffrono magari, e poi ci sono quelli che…. come spiegare come sono quegli altri? Impiegati. Sì, mi appaiono come impiegati. Quelli che “mi dicono di fare…”, “c’è scritto che si deve fare…”, “poi viene quello e ti dice di fare….”. Quelli della Direttiva e della Circolare. Quelli del Dirigente. E della Famiglia. E del Registro Elettronico. E dell’Invalsi (vero tumore maligno della motivazione professionale di tanti piccoli docenti). Oppure quelli di quei Sindacati che sostengono i diritti degli impiegati, per i quali la scuola è principalmente….un posto di lavoro prima o piuttosto che un posto di pensiero.

Ma chi è davvero l’insegnante? Un intellettuale o un impiegato? Che significa dire che è un “lavoratore della conoscenza”, dove non si capisce se prevale il lavoratore o l’intellettuale? Leggi il resto di questa voce

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