Insegnare a chi non vuole imparare
Il massimo rappresentante del CIDI in Italia è un insegnante. Si chiama Giuseppe Bagni ed è toscano come il nostro Presidente del Consiglio che vuole la buona scuola. Il CIDI è un posto in cui da più di 40 anni ci si chiede come si può insegnare a chi non vuole imparare. E Bagni, insieme ad un’altra collega romana, Rosalba Conserva, ci ha scritto su un libro, e proprio con questo titolo: “Insegnare a chi non vuole imparare”. Piuttosto che improbabili ore “erotiche” di lezione, sul comodino di ogni insegnante metterei questo, e ne obbligherei la lettura agli attuali studenti TFA, che a quanto risulta troppe volte sembrano vagare tra le altrettanto improbabili suggestioni didattiche dell’Accademia alla ricerca di bussole su come si sta in classe.
Questo libro verrà presentato martedì 21 aprile a Palermo a Villa Niscemi. Ci sarà Bagni, ci sarà il CIDI di Palermo e ci sarò anch’io che qui scrivo. Non saremo sedotti dalle sirene accademiche o sindacali che per ora vanno per la maggiore, ma si parlerà con molta serietà di insegnamento, di discipline e di studenti (svogliati e sfigati), e per questo invito ad esserci.
Bagni si candiderà per le elezioni del CSPI del 28 di aprile, e il 22 aprile al Cannizzaro ci parlerà di buona scuola alle ore 16.
Pubblicato il 16 aprile 2015, in Educazione e scuola con tag Didattica, Disagio scolastico, Discipline scolastiche, Studenti. Aggiungi il permalink ai segnalibri. Lascia un commento.
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