Archivio mensile:marzo 2015
Un bel pomeriggio di riflessione e formazione
Ieri pomeriggio alla “Giovanni XXI-Piazzi” di Palermo il CIDI ha messo insieme Mario Ambel ed il sottoscritto a ragionare di certificazione di competenze e didattica orientata alle competenze davanti a circa 150 persone tra dirigenti, docenti in servizio e tirocinanti. Attenzione, interesse e motivazione. Tanta carne al fuoco, tante criticità, tanto materiale, tanto desiderio di capire e approfondire. Qui le slides del mio intervento, che presto troverà una forma più articolata in altre pubblicazioni cartacee e digitali. A seguire alcune foto dell’evento, realizzate da Paola Grasso e Stella Verde.
- Mario Ambel
- Una slide di Ambel
- Il pubblico
- Valentina Chinnici
- Maurizio Muraglia
- Veduta di insieme
- Muraglia e Ambel
Abbasso i “pedagogisti di sinistra”
Il 3 marzo nell’Aula Magna della Facoltà di Ingegneria, all’interno di un ciclo di conferenze organizzato dall’associazione “Genitori e figli” in collaborazione col CIDI di Palermo, ha parlato Massimo Recalcati, lo psicanalista che per ora va per la maggiore con la sua lettura lacaniana di ogni aspetto della vita. Titolo: “L’ora di lezione. Per un’ ‘erotica’ dell’insegnamento”, come recita l’ultimo suo libro, che sta attualmente sui comodini degli insegnanti italiani.
Mi sono stati affidati dieci minuti per un intervento introduttivo. Poi la parola è stata affidata all’ospite, che ha riscosso un entusiasmo da standing ovation. Le sue parole sull’insegnamento e sull’apprendimento hanno toccato il cuore dei presenti. Gli applausi sono stati meritati perché l’uomo ha parole di grande fascino.
Qui solo una notazione, more solito impertinente e impopolare, lasciando analisi più approfondite ad altri scritti. Egli ha preso le distanze non una volta sola dai “pedagogisti di sinistra”, che scientemente dichiara di non ascoltare perché gli disturbano la mitologia della lezione frontale di sapore mastrocoliano. Egli ha idee diverse dalle loro. L’ora di lezione può fare miracoli. Mi sono chiesto più volte chi sia un pedagogista “di sinistra” e perché egli sentisse il bisogno di rubricare una certa riflessione scientifica sulla scuola con un’etichettatura ideologica. Non è dato saperlo. Ad ogni modo guai a criticarlo perché per ora sta nel ventricolo di tutti gli insegnanti italiani. Ad maiora!
Ad ogni modo il mio intervento ve lo lascio qui.