Poldo Ceraulo ci lascia
- Poldo Ceraulo
- Alla Piazzi 2011: Maurizio Muraglia, Valentina Chinnici, Maria Teresa Sarpi e Poldo Ceraulo
- Al Galilei 2011: Patrizia Abate, Poldo Ceraulo, Maurizio Muraglia e Giancarlo Cerini
- Alla Rai 2013: Maurizio Muraglia, Laura Grimaldi, Barbara Evola, Antonio Bellingreri e Poldo Ceraulo
- Poldo Ceraulo tra il pubblico a Economia e Commercio nel 2009
Se n’è andato mercoledì scorso nell’esercizio delle sue funzioni. Di cittadino. Tornava dalla convention con Renzi al Politeama di Palermo. Se n’è andato presto, come Filippo Spagnolo, come Paola Fertitta, come Alessandra Siragusa. Ci lasciano con un sacco di rimpianti e di ricordi.
Poldo lo conobbi negli anni 90 quando era segretario dell’IRRSAE. Persona seria. Autorevole. Discuteva di scuola tenendo insieme ordinamenti, organizzazione (era un seguace di Piero Romei, un altro che se n’è andato troppo presto….), formazione, didattica. In quegli anni iniziava l’autonomia scolastica. E lui ci credeva. Tanto.
Nel tempo imparai ad apprezzarne un tratto che ne costituiva in qualche modo l’essenza: la laicità. Il suo parlare non era mai ideologico. E soprattutto era un parlare sempre preceduto dall’ascoltare e dal leggere. Alle iniziative di formazione per docenti e dirigenti, e soprattutto a quelle del CIDI di Palermo da me condotto per otto anni, non mancava mai anche se non era invitato come relatore. Si sedeva in mezzo al pubblico: “vengo per imparare”, diceva.
Con questo stile ha marcato la sua presenza tra di noi. Era un animale politico e sapeva guardare la scuola con occhi intelligentemente politici. Dico intelligentemente perché il suo modo politico di guardare la scuola era quello di coloro che la scuola non la chiacchierano ma la amano. “Passione vera per una scuola migliore” è il commento via SMS di Giancarlo Cerini alla notizia della sua scomparsa.
Era amico di Alessandra Siragusa, che da ieri dà il nome al Circolo Didattico di Pallavicino. Ci hanno lasciati a breve distanza di tempo l’uno dall’altra, come prima ci avevano lasciati Paola Fertitta (di cui si farà memoria alla Palumbo martedì pomeriggio prossimo) e Filippo Spagnolo. Nella grande aula dove stiamo seduti tutti coloro che amiamo la scuola, ad ascoltare le lezioni dei nostri bambini e dei nostri studenti, resta vuoto un banco. Il banco di Poldo e Alessandra.
Pubblicato il 17 Maggio 2014 su Attualità, Educazione e scuola, Esperienze. Aggiungi ai preferiti il collegamento . Lascia un commento.
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