Io sono cattivo

Rivendico qui la mia non appartenenza allo schieramento dei buoni che non vogliono il mondo diviso in buoni e cattivi quando si parla di vaccinati, non vaccinati e tutte le sfumature intermedie. In questi mesi mi sono imbattuto in non violenti, dialoganti, anime belle, terzisti, la-questione-è-complessa, occorre-discutere, insomma tutta un’antropologia che si presenta con coloriture liberali e cristiane e affronta il tema con la preoccupazione dell’antico non giudicare. E che quindi – quando si parla di gente che predispone stragi, insulta, odia, diffonde falsità, minaccia giornalisti, crea le condizioni per l’incremento di ricoverati e morti – invita a non ritenersi buoni di fronte a questi poveri giudicati e perseguitati. Persino Crozza è riuscito a fare satira sul fatto che una parte si senta buona verso una che sarebbe cattiva.
Infatti non mi sento affatto buono. Mi sento più cattivo di quelli che passerebbero per cattivi. E resisto alla tentazione di passare sulla sponda dei buoni al quadrato, cioè di quelli che non vogliono vedere tra i piedi altri buoni come loro e quindi scelgono di rinunciare alle categorie di buoni e cattivi. Quelli come me resteranno minoranza. La minoranza pirla. Quelli che seguono le istituzioni e si fidano della scienza. Ingenui e per giunta pure cattivi. La minoranza sommersa da altri non giudicabili che hanno il privilegio di poter contare sulla copertura esteticamente ed eticamente nobile di quelli che mi-ritiro-da-questa-chat-perché-qui-si-divide-il-mondo-in-buoni-e-cattivi, o da quelli che chi-sono-io-per-giudicare ecc. È falso che la religione sia in arretramento. C’è una nuova chiesa, quella degli abitanti della notte in cui tutte le vacche sono nere.
Invito qui tutti i cattivi, in un qualsiasi modo, ad unirsi a me e a non tentare di apparire buoni. Li invito a detestare con cuore sincero chi non si vaccina per ideologia e spirito distruttivo. Come si detestano i fratelli e le sorelle, anzi li si detesta proprio per questo, perché contano comunque qualcosa nella nostra vita e non sono solo appendipanni delle nostre nobili idee, e perché, come disse un certo Terenzio, ‘nulla mi è estraneo di ciò che è umano’, e quindi si ha molta voglia di mandarli a quel paese e di ritenerli cialtroni e mascalzoni. Così: senza se e senza ma. Come si fa tra gli umani, fallibili, fragili e cattivi. Per questo noi, cattivi senza protettori, staremo nell’inferno propriamente detto. Come ci meritiamo.
Pubblicato il 20 novembre 2021, in Attualità con tag Vaccino. Aggiungi il permalink ai segnalibri. 3 commenti.
Condivido ogni parola e mi associo al pensiero ed alla consapevolezza di non sentirmi sull’argomento affatto buono e per di più di non importarmi niente di apparire tale.
In fondo la strada dell’omologazione al buonismo o falso buonismo imperante, all’ipocrita politically correct è quella dell’invisibilitá e non mi piace proprio!
Ti abbraccio e ti stimo come sempre!
Mario
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D’accordo, ci vediamo all’inferno dei cattivi più cattivi dei cattivi.
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Se questa è cattiveria partecipo ben volentieri! Le cose vanno chiamate col loro nome e le posizioni anti vaccino di tipo puramente ideologico sono solo scelte criminali.
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