Nessun tempo è perduto

Circola un appello, ad opera di un tal gruppo Condorcet, volto a far recuperare agli studenti il tempo perduto per colpa del virus. Stralcio due passaggi.

La seconda richiesta è di iniziare da subito a programmare il recupero del tempo scuola perso. Il tempo scuola in presenza perso è enorme: dal 5 marzo al 10 giugno 2020, 75 giorni, che diventano 84 per quelle regioni in cui il lockdown è iniziato il 25 febbraio. A questi vanno sommati i giorni persi in questo anno scolastico almeno a partire dal 24 ottobre, cioè da quando è iniziata la riduzione al 25% del tempo scuola in presenza alle superiori. Se si aggiunge la pausa estiva, che è stata troppo lunga anche in questo anno di emergenza, il quadro è molto grave.

[…]

La nostra proposta è questa: iniziamo a calendarizzare settimane per il recupero del tempo scuola perso a causa di queste interruzioni, pensiamo cioè a rimodulare i periodi di vacanza e allungare l’anno scolastico molto oltre il 10 giugno. Va fatto in modo flessibile e differenziato, a seconda delle regioni, anche interrompendo quando occorre l’attività a distanza, per consentire a studenti e docenti di prendere un po’ di respiro. Un calendario «europeo», caratterizzato da vacanze estive più corte (quando il virus è meno aggressivo) e sospensioni dell’attività di alcuni giorni durante l’anno. Aiuterebbe ulteriormente far sì che il personale in servizio rimanga il più possibile nelle stesse classi anche per il prossimo anno scolastico, in modo da consentire una programmazione dei recuperi più distesa e che includa per lo meno anche i primi mesi del prossimo autunno.

Ho letto molte volte questo appello. E ho voluto farlo da insegnante, facendomi scorrere in mente i visi dei miei alunni, quelli attuali e quelli passati. E mi sono chiesto se questi signori hanno consultato le consulte degli studenti prima di fare questo genere di proposte. E le loro famiglie. La mia sensazione è che non lo abbiano fatto.

E comunque, lo abbiano fatto o meno, ho la sensazione che qualcosa non torni. Cioè che dietro proposte del genere ci sia una certa idea di scuola e di apprendimento. Un’idea quantitativa, di “cose” che si dovevano fare e non si sono fatte, e che pertanto andrebbero “recuperate”, in qualsiasi modo, accorciando l’estate, includendo pezzi di anno scolastico successivo, o mettendo in essere altre strategie. Nelle interviste riconoscono che il sovraccarico subito dai ragazzi è stato di gran lunga superiore in DAD. E propongono sospensioni della stessa per “prendere respiro”. Ma sono pronti a infliggere in presenza recuperi che reintegrino ciò che non si è fatto durante il….respiro.

Insomma parrebbe che i ragazzi nel tempo del lockdown primaverile non abbiano imparato niente o che abbiano imparato aspetti della vita e della cultura non paragonabili qualitativamente a quanto avrebbero imparato in condizioni normali. È vero che la didattica a distanza non è la didattica in presenza, ma è quella che comunque hanno affrontato, che abbiamo affrontato, mettendo in campo tutte le risorse possibili. Dunque non mi pare che occorra acchiappare i mesi estivi per riposizionarli su italiano, matematica, lingue, storia, filosofia, scienze, dando loro quel che il virus ha loro tolto. Qualcuno di questi signori, torno a dire, ha intervistato i ragazzi?

Chiedono di aderire. E a scorrere l’elenco dei primi firmatari sorprendono alcune firme. Viene da pensare che qualcuno abbia letto distrattamente o non abbia incrociato la lettura dell’appello con i suoi fondamentali pedagogici. Riterrei utile che si costruisse un movimento di opinione parallelo capace di prendere le distanze da un’impostazione pedagogica basata sul recupero-di-ciò-che-si-perde. Nulla si perde, perché ogni stagione ha i suoi apprendimenti, e sta a chi educa ed insegna fare di ogni stagione occasione di apprendimento. Lasciamoli in pace i ragazzi.

 

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Informazioni su Muraglia

Insegnante, blogger di servizio

Pubblicato il 29 novembre 2020, in Educazione e scuola con tag , , . Aggiungi il permalink ai segnalibri. 1 Commento.

  1. Cerini? Maragliano??? Che sia un fake?

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