Dieci domande ai professori appassionati di merito
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Lei ha compreso che cos’è il merito scolastico?
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Lei ha compreso di chi è il merito del merito scolastico?
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Lei ha guardato come si sta in una casa dove non c’è un libro?
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Lei ha osservato una famiglia dove si parla soltanto in dialetto?
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Lei ha mai visto una maestra che fa i miracoli nel far west?
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Lei ha mai visto che fanno i ragazzi nelle borgate?
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Lei è entrato mai in classe in un Istituto Professionale?
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Lei ha mai visto risorgere un alunno?
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Lei ha mai fatto risorgere un alunno?
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Lei ha mai messo un “dieci”?
Pubblicato il 23 marzo 2013, in Educazione e scuola con tag Educazione, Istruzione, Professione docente, Studenti. Aggiungi il permalink ai segnalibri. 1 Commento.
Insegno in un Istituto Professionale Alberghiero, e so perfettamente cosa significhi avere a che fare con alunni nelle cui case non c’è un libro e nelle cui famiglie si parla esclusivamente in dialetto. Non penso che il merito scolastico significhi arrivare a prendere dieci. Dalla mia esperienza, penso che il merito sia lo sforzo compiuto dall’alunno per migliorare la propria posizione di partenza, imparando a fare cose nuove. Per chi parla solo dialetto, imparare ad usare l’italiano. Per chi non ha un libro in casa, scoprire che i libri esistono, e non solo quelli scolastici. Per chi crede che alcune materie non servano a niente, scoprirne i nessi con la vita di tutti i giorni. Per chi detesta alcune materie, imparare ad averci a che fare, comprenderne il senso. Per chi usa solo quattro parole, imparare ad usarne otto. Per chi crede, a sedici anni, di aver già visto tutto, scoprire che il mondo è più grande e che lo riguarda da vicino.
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