Grande affluenza alla RAI per il dibattito sulla scuola

Ieri all’Auditorium della Rai di Palermo circa 200 persone hanno assistito alla presentazione del numero 32 della rivista “Le Nuove Frontiere della Scuola” (http://www.lamedusa.it/lenuovefrontieredellascuola/), dedicato al tema della Dignità, e alla tavola rotonda sulla scuola siciliana. Il tutto è avvenuto nell’ambito delle Giornate dell’Economia del Mezzogiorno, che hanno avuto inizio il 4 novembre e si concluderanno l’11 novembre prossimo (http://www.giornateconomiamezzogiorno.it/). Con il coordinamento della giornalista Laura Grimaldi sono intervenuti l’Assessore all’Istruzione del Comune Barbara Evola, il prof. Antonio Bellingreri, che insegna Pedagogia Generale presso l’Università di Palermo, il prof. Leopoldo Ceraulo, Dirigente Scolastico in forza all’USR Sicilia, e chi qui scrive in rappresentanza del mondo degli insegnanti.

Bellingreri e Muraglia hanno discusso il tema monografico della rivista – la Dignità – con riferimento ai rispettivi contributi in essa pubblicati. Dignità come bisogno di riconoscimento, legato al tema dell’empatia, e dignità professionale come capacità di rendere educativa l’istruzione sono stati gli spunti più pregnanti del loro discorso. Ceraulo ed Evola hanno fatto il punto sui nodi irrisolti della scuola, con riferimenti alle difficoltà della scuola siciliana, che non riesce ancora a dotarsi di una legge sul diritto allo studio. Il dibattito è stato molto vivace. Numerosi gli interventi, volti ad evidenziare tematiche importanti quali il ruolo della famiglia e l’importanza della formazione in servizio dei docenti. Puntuali le repliche dei relatori.

Informazioni su Muraglia

Insegnante, blogger di servizio

Pubblicato il 7 novembre 2013, in Educazione e scuola con tag , , , , . Aggiungi il permalink ai segnalibri. 1 Commento.

  1. Interessantissimo incontro, pregnante di spunti per la formazione e per la riflessione.
    I diversi punti di vista degli intervenuti hanno reso vivo il tema, ponendo l’attenzione sui punti caldi. Per chi, come me, studia i temi dell’educazione e vuole “trasformare” la passione in professione gli interventi di ieri pomeriggio sono materia di studio e approfondimento e, ancor di più, il pathos con cui sono stati esposti rappresenta una spinta a non mollare e a non scoraggiarsi di fronte agli insuccessi.
    Grazie.

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