Archivio mensile:luglio 2023
Che leggo quest’estate?




Spesso mi viene chiesto “Cosa hai letto?”, “Cosa stai leggendo”? Provo a dare quattro suggerimenti estivi, di cui tre per chiunque mediamente istruito ed un quarto anche per chi si interessa o opera a scuola ma non da impiegato.
In breve sintesi il perché.
Il romanzo di Daniela Gambino “Due fuori luogo” mette in scena fragilità, disadattamento, tossicità all’interno di una cornice narrativa in cui il tema sentimentale deve fare i conti con l’analfabetismo emotivo. La storia di due siciliani trapiantati al Nord col Sud nella testa e nel cuore che si sforzano di imparare ad amarsi.
Il saggio di Tomaso Montanari “Se amore guarda” è una boccata d’ossigeno su quel che vuol dire vivere con emozione la bellezza del patrimonio culturale. Considero questo libro un miracolo di bellezza e di entusiasmo estetico e civile. Montanari qua dà davvero il meglio di sé e fa venir voglia di amare e toccare tutto quel che ci precede.
Il racconto di Eric-Emmanuel Schmit “Il figlio di Noè” è un capolavoro di intensità narrativa dentro la tragedia della Shoà. L’autore, ex bambino ebreo salvato da un prete cattolico, non offre soltanto storia, ma sapienza umana a trecentosessanta gradi. Si legge d’un fiato.
Infine il saggio “La scuola al bivio” di Massimo Baldacci per chi non vuole rassegnarsi alla scuola della produttività della rendicontazione delle classifiche e dell’apparato neoliberistico. Anche questa una boccata d’ossigeno ed un’obiezione intellettuale decisiva per tutti coloro che non ci aggiriamo dentro le scuole solo per eseguire la circolare ministeriale ma per tenere vivo il pensiero critico.
In tutti e quattro c’è sentimento. Chi scrive palpita. In tempi di passioni tristissime, non è cattiva notizia.